«Sono le banche che hanno aiutato i terremotati indebitati con la sospensione delle rate dei mutui per qualche mese, oppure sono i terremotati che aiutano le banche pagando ora gli interessi su quelle stesse rate sospese?
La domanda è legittima e dolorosa. Se lo chiede anche Gianni Colangelo, esponente dell'Adusbef, e rappresentante del Comitato nazionale consumatori e utenti (CNCU) presso L'Osservatorio regionale sul credito, presieduto dal Prefetto Franco Gabrielli, e di cui fanno parte anche rappresentanti della Regione Abruzzo e della Banca d'Italia.
Il decreto Abruzzo, come noto, ha prorogato fino a gennaio 2009 il pagamento delle rate dei mutui a chi è stato vittima del terremoto, poi per un accordo con l'Abi, il pagamento è stato in molti casi prorogato fino al 30 giugno 2010.
Ora però alcune banche chiedono gli interessi sulle rate sospese. Una vicenda di cui già ci eravamo occupati (vedi i link pubblicati in coda all'articolo)
''Molte persone a causa del terremoto – spiega Colangelo - hanno perso la casa e il lavoro, ma non hanno perso il mutuo. Ed ora nel cratere sismico ci sono casi di cittadini terremotati che a seguito della sospensione delle rate, misura che in teoria doveva aiutarli a risalire la china, dovranno pagare 8mila euro in più come interessi. Una banca è arrivata a chiedere al cliente di sottoscrivere un ulteriore finanziamento per pagare gli interessi sui mutui sospesi''.''
In casi come questi, sottolinea con forza Colangelo, autorità a livello nazionale, si potrebbe configurare per la Banca anche il reato di usura.
Gli interessi sul pagamento delle rate sospese poi, andrebbero pagati al termine del mutuo, e non da subito, attraverso un aumento delle rate mensili. E infine importante capire come siano stati calcolati gli interessi, un conto è calcolarli infatti solo sulla somma chiesta in prestito, un conto è farlo sulla somma più gli interessi.
Per agire e tutelare i cittadini terremotati, L'Osservatorio regionale sul credito ha bisogno però della collaborazione dei diretti interessati, anche in forma rigorosamente anonima.
'' Se ci arrivano segnalazioni - spiega Colangelo - saremo in grado di far fronte a queste patologie, e tutelare anche pr vie legali i cittadini clienti delle Banche. E' importante sottolineare che sarà assicurata la privacy e l'anonimato del segnalante, che però dovrà fornirci dati sull'importo del mutuo, l'interesse richiesto, gli accordi con la sua banca, l'entità della prima rata e cosi' via''